APPARTENENZA
Perché l’appartenenza è un valore
Innanzitutto l’appartenenza è per l’uomo, “animale sociale” fin dai primordi, un bisogno. La si trova al terzo scalino della piramide di Maslow, subito dopo i bisogni relativi alla sopravvivenza (bisogni fisiologici e bisogni di sicurezza). Appartenenza significa in primo luogo consapevolezza della propria identità che si costruisce e si definisce a partire dall’io. Appartenenza significa poi sentirsi parte di un gruppo e consiste nella condivisione con il gruppo di comportamenti, modi di pensare e atteggiamenti. Alla base dell’appartenenza si trova un processo di identificazione, in cui la sfera dell’Io si identifica con il Noi, e che permette di riconoscersi e di essere riconosciuti come membri di un gruppo anche attraverso l’assunzione di alcuni segni distintivi. L’appartenenza diviene consapevole tramite la riflessione sulla propria identità, sui propri valori e sui valori condivisi con i gruppi di cui si fa parte. Ogni persona sperimenta molteplici appartenenze che definiscono la dimensione individuale e sociale della sua identità (tra le tante possiamo ricordare l’appartenenza religiosa, nazionale, politica, famigliare, di genere, sportiva, ecc.). Il senso di appartenenza è un Valore in quanto fa da collante tra le persone che, nell’ambito del “clan” al quale sentono di appartenere, collaborano, sviluppano sinergie, solidarietà, profondono un impegno (motivazione) e raggiungono risultati (soddisfacimento di bisogni) che rendono contemporaneamente più forte la persona e il clan. Nello sviluppo dell’appartenenza c’è un vantaggio reciproco tra l’io ed il loro che si fondono nel noi.
Leggi la Carta dei Valori
Collaborazione e condivisione del sapere
Meritocrazia e pari opportunità