La Legge di Bilancio 2025 ha confermato e prorogato fino al 31 dicembre 2025 le regole di accesso al Fondo di Garanzia per le PMI, introdotte dal DL Fisco-Anticipi (decreto-legge n. 145 del 18 ottobre 2023). Sono state previste alcune modifiche che mirano a migliorare l’accesso al credito per le imprese e a sostenere specifiche categorie economiche.
Le principali novità
Importo massimo garantito – L’importo massimo garantito dal Fondo per ogni singola impresa rimane fissato a 5 milioni di euro, consentendo così alle PMI di accedere a finanziamenti più consistenti per investimenti e liquidità.
Percentuali di copertura del Fondo – Le percentuali di garanzia variano a seconda della finalità del finanziamento e delle caratteristiche dell’impresa:
- 80% per finanziamenti destinati a investimenti e per PMI costituite o avviate da meno di tre anni, non ancora valutabili secondo il modello di scoring.
- 50% per finanziamenti destinati alla liquidità, indipendentemente dalla fascia di rischio.
- Esclusione delle imprese in fascia 5, che non possono accedere al Fondo.
- Microcredito: per operazioni fino a 40.000 euro o fino a 80.000 euro (in caso di richiesta di garanzia in modalità di riassicurazione), la copertura massima rimane all’80%.
- Operazioni di importo ridotto: l’importo massimo per queste operazioni sale a 100.000 euro.
Estensione alle Midcap – Il Fondo potrà garantire anche le imprese Midcap, ovvero quelle con un numero di dipendenti non superiore a 499, previa autorizzazione della Commissione Europea. Le percentuali di copertura per queste aziende saranno:
- 30% per finanziamenti destinati alla liquidità.
- 40% per finanziamenti destinati agli investimenti.
Supporto agli Enti del Terzo Settore – Gli enti del Terzo Settore iscritti al RUNTS e al registro delle imprese potranno accedere alla garanzia per operazioni fino a 60.000 euro, senza l’applicazione del modello di valutazione. Per gli enti non iscritti, sarà istituita una sezione speciale con regole specifiche.
Ulteriori agevolazioni e novità
Garanzia gratuita per le microimprese – Una delle novità più significative riguarda la gratuità della garanzia per le microimprese, che potranno così accedere al Fondo senza costi aggiuntivi.
Eliminazione della commissione per mancato perfezionamento – Non sarà più applicata la commissione di mancato perfezionamento della garanzia nel caso in cui l’azienda rinunci alla richiesta di finanziamento.
Regimi agevolativi per la garanzia – Le imprese potranno scegliere tra due regimi di aiuto per usufruire della garanzia del Fondo:
- Regolamento de minimis, che prevede limiti massimi di aiuti ricevibili.
- Regime d’esenzione (GBER), utilizzabile per aiuti agli investimenti, all’avviamento o al finanziamento del rischio delle PMI. Questo regime non incide sul plafond de minimis dell’impresa.
Sostegno alle imprese fornitrici dell’Ilva – Le PMI il cui fatturato medio negli ultimi cinque anni dipende per almeno il 35% da un committente che gestisce stabilimenti industriali strategici (come l’Ilva), potranno accedere a una garanzia gratuita e senza valutazione, con copertura fino all’80% per la garanzia diretta e fino al 90% in caso di riassicurazione. Dal 13 dicembre 2024, su questi finanziamenti sarà possibile richiedere anche un contributo a fondo perduto per abbattere del 50% il tasso di interesse applicato.
Come accedere al Fondo di Garanzia – Per accedere al Fondo, le imprese devono sottoporsi a una valutazione basata su un modello di scoring che considera:
- I dati economico-finanziari dei bilanci.
- Le informazioni della Centrale Rischi.
Tale valutazione non si applica alle startup innovative, che potranno accedere senza una valutazione del merito creditizio.
Come richiedere il contributo in conto interessi – Il contributo in conto interessi, destinato a ridurre il costo del finanziamento garantito dal Fondo, deve essere richiesto contestualmente alla garanzia del Fondo e verrà erogato in un’unica soluzione. L’importo del contributo corrisponderà alla differenza tra:
- Gli interessi calcolati sull’intera durata del finanziamento al tasso contrattuale.
- Gli interessi calcolati applicando un tasso pari al 50% di quello contrattuale.
Il tasso di interesse applicato dal finanziatore non potrà superare il tasso medio praticato nell’ultimo anno per operazioni simili.
Banche, confidi e altri intermediari che abbiano già presentato domande di garanzia nel 2024 potranno successivamente presentare anche la richiesta di contributo agli interessi per le imprese beneficiarie.
Conclusioni
Le modifiche introdotte dalla Legge di Bilancio 2025 al Fondo di Garanzia PMI mirano a favorire l’accesso al credito per le piccole e medie imprese, con una particolare attenzione agli investimenti, alle startup e alle realtà più fragili come microimprese, enti del Terzo Settore e aziende fornitrici di stabilimenti industriali strategici. Grazie a queste misure, le imprese potranno ottenere condizioni di finanziamento più favorevoli, con coperture più elevate e minori costi, contribuendo così alla crescita del tessuto economico italiano.